CENNI STORICI
L’Asilo Infantile di Pernate fu fondato nel 1892 per iniziativa del Prevosto Don Alessandro Sandrino, del Cav. Dr. Luigi Del Bono e l’aiuto della pubblica e privata beneficenza.
Scopo fu quello di accogliere i bambini di ambo i sessi di Pernate in età prescolare in quanto i genitori, tutti dediti all’agricoltura, erano costretti a lavorare nei campi dal mattino alla sera e lasciavano i figli a casa incustoditi, liberi di andare sulla strada dove i pericoli erano molti perché il paese era attraversato da numerosi fontanili e dal tramvai.
Accoglierli, custodirli e provvedere alla loro educazione fisica, morale, intellettuale e religiosa nei limiti consentiti dalla loro tenera età.
All’inizio ebbe sede in locali della Parrocchia. Nel 1897 il Comune di Novara, su un terreno di sua proprietà, con il consistente contributo dell’Asilo, costruì un primo lotto dell’attuale fabbricato, seguito da un secondo lotto nel 1902.
Nel 1909 fu costruito il porticato lungo il lato ovest del cortile a spese dell’Asilo con un modesto contributo del Comune di Novara e, alle stesse condizioni, nel 1913 fu costruito l’alloggio per il personale religioso al quale era affidata la conduzione dell’Asilo.
All’apertura dell’Asilo furono chiamate le Suore del Cottolengo che, alloggiavano prima nella casa del Cappellano e poi in locali della Parrocchia. Nel 1908 le Suore del Cottolengo vennero sostituite dalle Figlie di Maria Ausiliatrice che tuttora prestano la loro preziosa opera presso l’Istituzione.
Nel 1913 l’Asilo riceve l’ingente eredità dei fratelli Gaudenzio e Gregorio Rossi, ricordati ancora oggi dai busti marmorei posti nell’atrio centrale. Nel 1914 dopo anni di preparazione, istanze, speranze e delusioni, l’Asilo venne eretto in Ente Morale con R.D. del 31 maggio 1914, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato del 2 luglio 1914 n° 156 pag. 3654.
L’Asilo passa anni difficili durante i due conflitti mondiali nonostante la generosa attività dei suoi amministratori, ma poi riprende nuova linfa e nel 1951 inizia una fase di aggiornamento di tutti gli arredi e attrezzature.
Nel 1973 il Comune di Novara provvede a proprie spese all’ampliamento del fabbricato con la costruzione di un nuovo corpo verso il cortile, che praticamente raddoppia la superficie esistente al piano terreno, in cui trovano posto un salone per i giochi, un ampio refettorio per i bimbi, un refettorio per il personale insegnante, la cucina, la dispensa, la sala per le visite mediche, i servizi igienici per i bimbi e per il personale e con alcune modifiche del vecchio fabbricato per ricavare un terzo corridoio per l’accesso al salone, la direzione, la nuova cappella e la sala consiglio.
Nel 1976 venne istituita la refezione completa e nel 1977 venne costruita la recinzione del giardinetto realizzato all’esterno dell’edificio di mq. 270.
Nel 1978 a seguito della promulgazione del DPR 24 luglio 1977 n° 616, che stabiliva che gli Asili come il nostro sarebbero dovuti passare ai Comuni, l’Asilo inoltrò istanza all’apposita Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri per conservare la propria autonomia e venne riconosciuto IPAB come risulta dal XIV elenco, posizione 27, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dello Stato n° 361 del 29.12.78 pag. 9320.
Nel 1979 sottoscrisse la prima convenzione con il Comune di Novara, dal quale, tuttora, annualmente riceve un contributo.
All’inizio degli anni ottanta iniziò una importante ristrutturazione che riguardò, oltre gli arredi e le attrezzature, anche il fabbricato.
Nel 1981 il Comune provvede al rifacimento del tetto del vecchio fabbricato, nel 1982 l’Asilo acquisì dal Comune un’area di mq. 1050 adiacente al lato nord del cortile che costituì il secondo cortile. Nel 1988 il Comune costruì la nuova centralina termica con alimentazione a metano e nel 1993, sempre il Comune, ristrutturò totalmente l’alloggio del personale religioso. In quegli anni l’Asilo dal canto suo, a proprie spese, pose in opera la controsoffittatura di tutti i locali del vecchio fabbricato (1988 e 1990) anche per risparmiare sulle spese di riscaldamento e realizzò, seguendo le nuove norme di sicurezza i nuovi impianti di illuminazione interna ed esterna e di emergenza, di prese luci e forza motrice, di messa a terra, di aspirazione polveri, di diffusione sonora e di aggiornamento dell’impianto di riscaldamento. Sostituì tutti i numerosi serramenti in legno: portone, bussola, porte e finestre. Acquistò i nuovi arredamenti delle tre aule dotandole ognuna anche di tre “centri di interesse” e di due computer. All’interno del fabbricato pose in opera un nuovo pavimento nei tre corridoi, nell’ingresso, nell’atrio, nella direzione, nella cappella e nella sala consiglio. Nell’ingresso sistemò una statua lignea della Madonna Ausiliatrice e un originale quadro dei benefattori posati su mensole di legno con sullo sfondo un pregevole mosaico.
All’esterno provvide alla pavimentazione del porticato, a rinnovare l’intonacatura dei muretti di cinta, al riordino della facciata esterna ed interna del vecchio porticato, alla costruzione di marciapiedi lungo il perimetro del fabbricato, alla formazione di giardinetti interni, alla piantumazione di alberi nel secondo cortile.
Infine sostituì tutti i giochi esistenti con moderni giochi tutti in legno impregnato e conformi alle nuove norme creando, nella parte di cortile a nord del refettorio, un invidiabile parco giochi.
La nostra Scuola Materna è una risposta ai Diritti del Bambino riconosciuti dalla Costituzione Italiana (art. 33) della Convenzione Internazionale dei Diritti del Bambino (ONU 20.11.1989), della Legge istitutiva della Scuola Materna Statale (L. 444 del 18.03.1968) e degli Orientamenti (D.M. del 03.03.1991), è di ispirazione Cattolica e si riconosce pienamente nei citati documenti.
Redatto nel 2002